Il mare d’immenso
è ciò che mi fa felicità
come se quella grandezza
così troppo grande
rendesse la mia naturale misura
adeguata all’immensità
regalandomi quindi
quella propensione di disponibilità
ad esserne degna davvero.
E’ come se quell’immenso
che ti bussa nello sguardo
che ti trapassa dentro
si proiettasse nell’intensità sua
in quell’apertura d’anima
che diventa immensità d’uguale
nella sua pur piccolezza.
Il senso d’inadeguatezza
al paragone d’intensità
mi rende ancor più piccola
quasi microbo d’atomo
in una realtà evidente
d’un mistero inaudito
d’un grazie che affiora
al mare immenso
così maestro di grandezza
che la sua inconsapevole lezione
mi riporta ad imparare ancora
quanto nel sempre c’è il simile
e quanto di me lascerò prendere
in quel sempre…in quel simile…
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