Ho pianto di dolcezza
ricevendo la tua lettera
con le sue carezze
da un invisibile lontano
che mi si è aperto il cuore.
Due amiconi come noi
conoscitori degli afflati
quelli dell’assoluto piegarsi
quando sei incudine
nel sentire i colpi sordi
d’una latenza di fratellanza
tra noi mortali.
Ho pianto d’incommensurato
che era nelle lettere
…una dopo l’altra
piene di rifugio dolce
dove sai che puoi essere
quel che sei comunque.
Grazie amico mio fratello
così compenetroso dei risvolti
che mi segui, quasi quatto
nella distanza che ci tiene
nonostante tempo e spazio
uniti da purezza d’animo.
Grazie dell’affetto grande
che ci lega davvero tanto
sperando di poterti con lo sguardo
accostare nel mio vicino
accanto al mare
nostro infinito legame…
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