Il genere uomo

…non cambia mai

nel suo nascondiglio

…scempia e dilaga

la sua pochezza di senso.

Nell’abbandono di sacro

c’è il gioco del mondo

che beffato da stolto udire

sembra gloriarsi soltanto

di poca attinenza a se stesso.

Il poco rispetto di sè

è ciò che è stato marchiato

dentro all’agire comune

di non amarsi affatto.

Si è dimenticata la fierezza

d’un compito da sentire dentro

come l’anima inascoltata

che viene blindata e profanata

ogni volta…ogni secondo

nell’attimo che non l’usiamo

in quel non sapere più

come ascoltarla persino.

Sordi…l’ infamia di sordità

nel mai fermarsi

al mondo della carezza

quella che puoi assaggiare

da solo…per te…che è lì

pronta ad esser afferrata

e poi…ampliata di senso

come fossimo tutti più saggi…