Ultimo giorno d’anno
carico e carico
come sempre di avventure
tra ciò che si è perduto
e…ciò che ci ha arricchito
di prospettive lavorio
d’un percorso obbligato
nell’immensa scelta giornaliera.
Quanto pathos nel dolore
e…quanta gioia nel conoscere
quanta forza ci vuole
per afferrare la vita
nel sempre limitato
che appartiene a tutte le vivezze
dalla foglie… all’albero
dalla forma… alla sostanza
dall’essere… al non volerlo
dall’aleatorio… a ciò che è
dall’amore… all’odio
dal mio… al tuo… al nostro…
Quanta comunione d’intenti
e…quanta disarmonia comune
e…quanta perdita di noi stessi
nel rivedere ancora un anno
quello forse incisivo
d’una nuova spiritualità
in una svolta epocale di porsi
di fronte…l’uomo con l’uomo
di fronte…la tanta possibilità
d’aver capito quanto amore è noi…