L’orgoglio che si poggia
sulla quantità d’ego
…che non scende mai
a dimensione di conoscenza
per quel mai chiedersi
quanto manca alla completezza
per esser classificati uomini
…quegli strani abitanti
abituati mai a scendere
da quei strani piedistalli
…senza medaglie ma svuotati
con cocci che reggono
la strana prepotenza
che afflige e mortifica
chi invece sa…d’esser nulla
inteso..davvero come zero.
S’identifica l’intelligenza
perchè c’è umiltà profusa
nel saper per lo meno
quando e quanto e come
si sbaglia continuamente
mentre rimane la trasparenza.
Con lei…puoi andare e venire
con lei…puoi sopravvivere bene
anche con quel pizzico di dolore
nel negarti in quel che sei davvero
non elargendo altro che trasparenza
nella disparità di vedere o meno
quanto,e dove e come…
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