Caro inverno…

Caro inverno

che arriverai comunque

portami regali densi

di quella pieneza non misurabile

nè scambiabile con altro

che non sia la mia anima

quella capace di quel guizzo

che sovrasta la pochezza

non per esser migliore ad altri

ma per rendere a me stessa

solo dono alato dentro emozioni.

Caro inverno

che verrai a confortare ancora

le mura delle case chiuse

intirizzite da vento e piogge

con lunghe sere di me con me

vorrei imparare ancora

quanto conti per me l’attimo

quello capace d’aprire

l’assoluto della sottigliezza

nel mio guscio protetto

dove vivo l’armonia e la guerra

d’esser incapace a volte

d’accomodamento paziente

quando i sogni rimangono lì

nel lontano da raggiungere

per quanto credi con tutta te

all’ampiezza d’emozione trasportosa

dentro quell’unica te

ancora incompleta d’espressione…

 

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