L’immenso così d’ognuno
è sempre calpestato
quasi fosse quello il peccato
…di sconfiggere l’ampiezza
…di sconfiggere le sintonie
…di azzerare persino la grandezza
rendendola umana
…ricca di pochezza facile
…ricca di solo scempio di sciupio
…ricca di rinuncia nel negarsi.
Se ogni ricchezza insana
si potesse trasformare in sanità
…d’anima
che potesse…esistere
d’ugual grandezza naturale
e se…ne fosse capace l’uomo
…così restio alla felicità
anche se la insegue d’inconstanza
per quel vero di mai voler davvero
…essere felice
per un perchè…spettante
per un perchè…meritato
per un perchè…desiderato
mentre si massacra di negazione
illudendosi pure che non è così
non integrati alla grandezza
ma misurati nel sacrificio
come fosse solo quella la misura
nella rinuncia a sè
nella svendita di sè
nella bugia di sè…