Alla mamma carcerata…

Mura dividono corpi

ma non cuori infranti

da sbarre evidenti

che sono legami strappati

nella solitudine infinita.

Mamma carcerata

forse colpevole d’amare

…quella di riempire fame

…di procurare agio

proprio perchè non sa

quanto amare sia saziare.

Legami strappati

sono solo quelle le sbarre

di negarsi…abbracci

di negarsi…semplice dare

quell’amore che manca

a chi è rimasto elemosinante

d’un rimprovero persino

quando si cresce senza averli

…quei rimbrotti sacri

d’una madre muta e sola

disperata di condivisione

che è proprio fame innegabile

d’un sapere i figli al sicuro

dentro un mondo così traditore

quando insegnarlo con esempio

è ciò che è prigione vera.

Recupero è chiudere i disagi

d’una universalità così distratta

quando si piange senza più lacrime…

 

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