Perdere lo sguardo
nel lontano così evidente
sembra ridimensionare
quella sembianza umana
cos? poco attenta
nel vigile interiore
che ogni uragano di passione
sconvolge l’ordine d’attimo
quando con la stessa arditezza
rendiamo istinti governati
l’illimitato che c’appartiene.
Nella possezza dello sguardo
c’è la profonda emozione
d’un incoscienza disagevole
per quanto gli argini del divieto
possono esser straripanti emozioni
nella libertà così scoperta
d’esser capaci di esser altro
da ciò che tante costrizioni
sono solo costruite su fanghiglia
allorquando si sgretola un mondo
dove c’era un ordine misurato
mentre quell’uragano d’istintivo
proietta l’uomo al sè
ritrovandosi bambino
d’un tratto così bello e puro
sconvolto assai d’esserlo
perchè proprio nel fondo dimenticato
c’è quella bellezza così grande
che la paura rende fuga..