Scendere…

Scendere da un piedistallo

dove si recita un ruolo

cucito nella finzione

di quel che non si è mai.

Scendere da un piedistallo

dove si crede d’esser arrivato

a comandare…a decidere…a svendere

a prostituirsi…a sciupare…a distruggere

nella credenza d’onnipotenza

quella verita’ a cui si crede

senza mai dire

…scusa

ammettendo di esser poco degni

…d’umiltà.

Scendere da un piedistallo

è accettare d’esser fragili

è sapere d’esser soli

è sentire d’esser uguali

senza vergognarsi d’esser uomini

e accomunati nella stessa sorte

… la morte.

Non è moralismo da predica

non è buonismo da cattedra

non è superbia di esibizione

ma è un piedistallo frantumato

fatto a pezzi di cristallo

dove rispecchi occhi stanchi

dove rispecchi anima d’acqua

nella trasparenza d’un cristallo

c’è la verità…

 

Visited 1 times, 1 visit(s) today

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *