Vorrei a volte davvero
essere talmente superficie
intrisa di piattezza
escludendo la sensibilità
che porta solo sofferenza.
E vorrei non capire nulla
nell’uniforme insulso
d’esser corpo non decisione
d’esser anima non di sensazioni
che potessi così esser paga
di non capire nè troppo nè poco
in quell’equilibrio statico
compensativo di non erranza
in un modo di fare macchina
che mi togliesse l’illusione
di capire davvero i modi di vivere
perch? sarei uguale al ghiaccio
e potrei far male anch’io
non senza saperlo
ma con cattiveria colpire
con la superficialità verace
dentro mille e uno maschere
che potessero poi proteggermi
dal soffrire atroce
di non esser degna d’umana specie.
Vorrei ma non posso
e allora…cara Gianda
armati e parti ancora
che ne hai strada da fare
per capire…anche solo per capire…