E’ sempre così in tutto
io che capto le difficoltà
d’un umano che arranca
d’un umano che lotta
d’un umano che galleggia
…moribondo di vita
quando non è neanche libero
…d’esser quel che è
senza misurarsi
…d’imparità
senza competere
…con le apparenze
senza regalarsi
…l’anima.
L’automismo dei percorsi
sembra la meta preferita
per non sentirsi fuori
per divinazione d’arrivi
quando poi non t’appartiene
quel Dio che credi sia giustizia
dove nasconderti poi nella sconfitta
in quel perdonarsi che è individuale
nell’accettarsi così come si è
senza appellativi denigranti
senza giudizi fuorvanti
senza giustifiche disamorevoli
anche se perdi…anche se vinci
nella vita che non dovrebbe mai
…essere battaglia
dove esistono vinti e vincitori
nell’eguaglianza poi
…del grande esodo
quando da nudi che eravamo nei corpi
diventiamo anime nude di terrestrità…