Infinito che..così m’appartieni
…nell’espansione intrinseca
di quel che entrambi siamo
rappresentanti e rappresentati
delle stesse leggi d’amore
che…ci governano
e che…ci devono unire.
La stessa capienza d’infinitezza
ci accomuna inverosimilmente
tu…così grande
io…così meschinamente piccola
che…di fronte a te
piccolezza di particella
m’inchino d’ossequiante
timorosa d’una specchiosità
che illumini tu d’ampiezza
poichè è solo attraversandoti
nella nettezza contornata
che provo ad esser degna
di chiamarmi umana.
Mi squarti l’anima
di quanto t’afferro
in un’emozione profonda
che acquista lacrima di bello
per quel troppo che dilaga
nell’intorno della maestosità
dove posso solo dire dolce
un grazie a te che m’accompagni
fedele d’amore sacro
in cui tuffo il mio sentire…
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