Vento soffioso d’estate
sembri…nel tuo esistere
quell’arrivo piacevolezza
che tocca l’intorno
di movenze ballerine
che sanno di scoperta
come fosse…quel vento
altro e altro d’indefinibile.
Il mare scurito
da nuvole agguantose
sembrano in allerta
pronte ad un tratto
per pulire di candore
in quel ritornar del cielo
chiaro di sgombro pieno
che chiama il mare
rendendolo rotolante
quasi che anche l’immenso
in quel grido strano
di gabbiani fuggenti nei ripari
accompagna le raffiche piene
che all’improvviso saranno chete.
Il sole a stento penetra di raggi
…creando l’alterenanza
di luce e nero in ombrature
densità d’una realtà perenne
che permea l’umano
nel giro di pagliacci tristi
che a sera si struccano di tinte
nella lacrima…come pioggia.
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