Il gabbiano ferito
…ha deciso di morire
come abbandonato
sulla distesa spiaggiosa
…non può più volare
e…si lascia andare.
I suoi pensieri sono
…per la gloria d’un volo
ancora irto dentro
e…l’apertura d’ali
così aperta se…lo sfiori
ma…è incapace di volontà
senza più desiderio di vita.
Morirà così…su una spiaggia
nel frastuono di onde conosciute
inghiottito forse dal mare
stanotte…quando lambirà
il suo corpo spento a vita
portandolo nel suo fondo
preda di pesci divoratori.
Resterà di lui il simbolo
d’un animalità regale
nelle immagini di potenza
quand’era forte e saldo
come un umano si spegne
nella vecchiaia abbandonato
quando non servi più
e sei solo e…di peso a chi
nemmeno ricorda ciò che si è porto
nel tempo del volo ardito…
…come oggi il gabbiano
nel tempo del profuso ad oltranza
…come oggi il vecchio d’uomo
insieme al depositato dimenticato
…uguali all’inutile diventati.
nel sempre e triste addio
…che li accomuna nell’uguaglianza.
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