Di primo mattino
…il mare d’immenso
sembra triste un pò
in quell’ indefinito
che è l’ampiezza
…movente parlosa
sussurosa di movenza
…in una danza
d’onde ritmate
indecise di direzione
nella mutabilità
d’una giornata nuova
che deve espandersi
nel nuovo…nel vuoto
nel pieno…nell’ancora
nelle attese…nelle costanti
nelle incertezze…nelle movibili
…emozioni che aleggiano
quasi timide …arricciate
nel senso d’uno spiegarsi
diventando nei pensieri
…le mosse reali
da un ‘irrealtà così palese.
Di primo mattino
è il canto del nuovo
che si consuma d’illeso
dentro e…intorno a noi
che nella vivezza di palpito
siamo onde divenienti
che saranno così…movenze.
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