Mi riprendo me
…la mia anima
…la mia leggerezza
…la mia autonomia.
Sono tornata a casa
e mi dico benvenuta!
Spalanco la mia interezza
affondando nell’infinito
in quel perdermi
per non tornare più
splogliata da umanezza
libro e canto la vita
seduta tra l’erba alta
nel viola dei fiori
…selvaggi fiori
m’affaccio nel blu
allargando il respiro
dipingendo nell’anima
…l’infinito regnante
come se dal porsi
prodigo di magnanimità
mi avesse stamane stregato
con una magia d’incantesimo
che mi lascia così…interdetta
da non poter proferir
neanche un movimento.
Come statua tra i fiori
circondata dal sole
ammaliata dal canto usignolo
rapita dal blu più blu…
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