Te lo devo caro mio Zio Gianni che nel sonno sei andato a raggiungere i tuoi nel cielo.
A mio zio cieco apparente
perchè vede e sente…la vita.
A mio zio che non cammina
ma…viaggia e fa chilometri.
A mio zio che è solo
ma…solo quanto basta
non è solo mai…
Apre le porte al mondo
e…alla vita
con i colombi bianchi e grigi
appollaiati sul bordo d’una finestra
che tubano…volano…parlano
mentre…l’amico gatto
rende l’amicizia di sè
in quello strusciarsi alle carezze.
Il mio zione…compagno di risate
mi rende bambina nei ricordi
e con lui lo sono ogni volta
…la piccola Gianda di sempre
che cerca amore dal passato
cercando mio padre…tuo fratello
e…gli ridiamo vita insieme
zio della mia adolescenza
e…della mia realtà affettiva
che…mi conosce così tanto
che…mi ama semplicemente
che…mi abbraccia sempre
come una risposta pronta
nel mio viaggio…cercando me
e allorchè mi perdo…sei lì
l’affetto dei miei avi…sei tu.
Mi tocchi l’anima
con un voler bene eterno
quel bene che non si dissolverà mai
anche se ci perdiamo…ogni tanto
anche se ci sentiamo…ogni tanto
con la vita che corre come un treno
e…ci rende viaggiatori del mondo.
Non c’è mai giudizio delle cose
perchè sei un chiacchierone
che io amo…ziastro dei miei riposi
nella presenza tua
in questa pazzia della “razza”
e la nostra caro…è proprio speciale
concreti…tanti di noi
aerei…tanti di noi
uniti però da un’identità
da…quell’amore che è famiglia
e…dovunque siamo alla fin fine
ci cerchiamo…come trovando
ognuno in noi una radice d’amore
che magari la vita non ci ha porto
nella battaglia di trovarlo
allorchè siamo stelle
illuminate a volte dalla radice
e tu…la rappresenti in toto
il più piccolo…il più forte
il più solo…il più libero
anche se non hai occhi e gambe
tu…la nostra lucina
sei Gianni…non un oggetto
sei…Gianni Scala.
Pubblicata il 9 febbraio 2.009 ed oggi rende l’omaggio a te che ormai voli nel cielo.Grazie per cio’ che mi hai dato.