Le distanze così relative
sono il disagevole imperante
quando vivi…il luogo e…il tempo
nello spazio così relativo
a ciò che senti come palpito
quando t’accosti all’invisibile
che ti prende per mano
reale in sè…per sè
e…ti accosta alla vera dimensione
quella che supera quel costruito
che tante volte impedisce l’essere.
Essere amici…nell’invisibile
essere amore…nell’invisibile
essere anime…nell’invisibile
è ciò che è dono sincero
di quella intensit? inspiegata
che è sensibile oltremodo
alle bellezze possedute
che non hanno paura di nascondersi
proprio perchè verità assolute
che ti elevano nei posti paradiso
che in ognuno sono da scoprire
senza quel timore d’esser fragilità
perchè proprio quella è l’apertura.
Nella chiave della fragilità
c’è quell’ascolto ampliato
che supera l’effimero
…per essere intensità
che sai sentire…nel suo colmo
che sai espandere…nel suo possederti
che sai ampliare…nel suo fascino…