Cosa strana assai…e’
che tra la gente
si arcua quel senso
d’una solitudine effettiva
ed invece…io…da sola
sono “invece” in solida compagnia
con un Universo cosi’ ampio
che mi rende appagata
di quella comunione vera
che…parla senza voce
ma riempie una reale conversazione
fitta…proficua…carezzevole
colorata…inviolabile…accessibile.
Da sola…apparentemente sola
appartengo al mondo
in una modalita’ tutta mia
di cui mi beo e faccio…condivisione
con quella liberta’ diversificata
di…non svendere me stessa mai
anche se pare non un lavoro
produttivo e remunerato
con le emozioni e la fatica.
E’ una fatica la liberta’
quella che profondamente plagia
l’individuarsi come scelta
in ogni modo costata di solitudine
perche’ l’apparenza mai combacia
con l’effettivita’ della condizione
d’esser pieni di risorse
nell’assolvere il tuo tragitto…