Mi pongo…attraversando
questo pezzo d’infinito
dove esistere e’ gratificante
per tutto cio’ che ti rimanda
…il ritmo dell’attimo
empio di meraviglia
da raccogliere con accondiscendenza
perche’ “stare ” ha senso.
E’ un senso d’ampio
che rende “quisquilia”la strettoia
dove…ogni tanto…senti l’impotenza
dove…ogni tanto..senti l’obbligo
dove…ogni tanto…senti la pressione
dove…ogni tanto…senti la logica
escludendo ogni nuovo approccio
che…sicuramente…ti rende liberato.
E’ una rottura degli indottrinamenti
cosi’ imprigionati e moralistici
che te ne senti distaccato assai
perche’ non credi piu’ al loro editto
per quanta distanza metti
tra te e loro che…vogliono legarti
tra te e loro che…vogliono imbavagliarti
tra te e loro che…vogliono azzerarti
rendendo schiavitu’ e mai liberta’.
Mi pongo cosi’…in liberta’
d’esser persona e non cosa…mai piu’
d’esser degna e non indegna…mai piu’
d’esser meritevole e non elemosinante…mai piu’
col risultato d’attraversare nonostante il…mai piu’
che non mi appartiene piu’…mai piu’…