Barchetta solitaria
pare ritrarre una languidezza
in quel fotogramma realizzante
quanto invece non e’ affatto sola
li’…in mezzo al mare
quasi all’orizzonte avvicinata
nel seguire il suo programma
che l’individua mentre agisce
nell’esser proprio se stessa
mentre s’avvicina al perdersi
in un infinito sconosciuto
che ha tanto mistero in se’.
Paragonabile diventa
quella vicinanza al gusto
d’un non perdersi affatto
in un successivo arrivo
tanto che…non ha sgomento
nel procedere il “quiz” del suo essere
…proprio una barchetta
che ha il coraggio d’oltrepassare
…il confine del tempo successivo
…lo spazio d’un intenso compreso
…il luogo di cio’ che puo’ capirsi.
Barchetta cosi’ simile al vero
amica d’un viaggio sconfinato
nei meandri dei risoluti espressivi
d’una sicurezza vicina alla follia
immedesimando ogni viaggio
in quell’immagine che appare
per sparire poi allo sguardo umano…