Quanta negazione intorno
nelle vicissitudini d’ognuno
che fa cattivo uso delle “prove”
quando servono per assumere
quella responsabilita’ personale
verso il significare d’una vita
…negandosi la bellezza
…usurpando la propria essenza
…fuggendo da ogni fruttuoso modo
d’emergere verso la vita.
Avvilente e’ proprio la negazione
che procede libera di essere se’
in quel “senso” mai cercato
d’una coerenza verso il proprio compito
in cui mai e’ presente la fuga
per essere poi cosi’…infelice.
Non meritarsi…il meglio
non pretendere…il meglio
non aspirare…al meglio
e’ l’insegna d’una regola comune
che non permette la felicita’
nell’essenza del suo significato
che propende verso la gioia della vita
incanalata verso la corrispondenza
senza piu’ le numerose “guerre” impostate
nell’idea che la felicita’ si paga
mentre solo ha un prezzo il tradir se stessi
mentre solo si spreca il breve tempo di vita
mentre solo si da’ spazio al porgersi l’inutile
mentre solo si nega vita alla vita…
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