La divinita’ percepita
e’…un amore cosmico
capace di riempire
quel vuoto esistenziale
che salta ogni ovvieta’
di risposte…non piu’ ansanti
di bisogni…non piu’ necessari
di reazioni…auspicate
nel divenire tu stesso…azione.
E’ un approccio di spontaneita’
voluto e goduto con l’estatico
d’un mondo infilato dentro
che diventa grande di misura
…come un cielo esplorato
…come un mare infilato
…come un’infinito di senso
nella divina percezione
d’averlo afferrato per espanderlo
nelle parole frammento di senso
che limitano tanto acquisito
e che forgiano l’esposizione
in un esplosione di te stesso
che…irradiano…irradiandoti
un’esposizione naturale vissuta
nell’abbraccio che e’…intensita’
nella perdita che e’…presenza
nella visione che e’…folgore
nella liberta’ che e’…esistenza
nella coerenza che e’…auspicio
nella carezza che e’…per te.
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