Quanta bellezza posseduta
puo’ rendere grazia alla vita
nella dimenticata appartenenza
…all’espansione dell’anima
nella brillosa cristallita’
dove porgere un grazie.
E’ un grazie alla vita
quella dell’interiorita’ espansa
come quel brillio d’un diamante
che ci discosta dalla falsita’
nella prospettiva mai propesa
…di quella naturale luce
che puo’ essere quel te stesso sempre.
E’ un sempre edificante
di sofferta ulteriore proprieta’
…di un gioiello non esibito
come simbolo di vanita’
ma solo come obolo alla vita
resa da cio’ che e’ li’…non valutato
per le sensibilita’ che sono urlate
quasi con rabbia verso chi e’ al buio
e…non vede perche’ non vuole
e…non sente perche’ non vuole
e…non vive perche’ non vuole
non provandoci nemmeno a volere
…quel pizzico di spazio tale
da scrostare cio’ che impedisce
per volere la vita…brillosa
per quella pietra che e’ diventata
esibizione mai vera nel buio…