Sole di primavera
…in un venticello gelido
che penetra di freddo
che si vorrebbe dimenticare.
Il cielo…con nuvole veloci
sembra correre incontro
…nel celeste colorato
che fa fatica ad esser sgombro.
Attività del tempo
nella nullità di ciò che è
proprio…scanzione di ritmo
…tra prima e dopo
…tra ora e poi
nella sua appartenenza vaga
al riscontrar ciò che è
…tempo…solo tempo.
Nel passare così veloce
afferrare il senso di vacuo
nel non far prevalere
la superficie del divenire
come fosse quel vento pulitore
…di quel cielo invaso
accorgendosi ognuno di sè
d’esser non strumento del tempo
…quasi servili di pochezza
condensandolo in appartenenza
d’un non c’è…nel c’è
come tutto d’altronde
il gioco del vedi…non vedi
il gioco del sono…non sono.
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