Pacioso dell’istante d’ora
dopo una notte pensierosa
rivolta al dilemma esistenziale
d’aiutare che non vuole affatto vita
lasciato andare…verso la morte.
Salvare chi non vuole
e’ l’impresa delicata
mai compresa nel sembrare abuso
di quell’amore che nasce dentro
d’esser per lo meno una che s’accorge
dell’abuso perpetuato ai propri spazi
permeati da quegli abusi altri
che dovrebbero dettare di ritrovarsi
perche’ non c’e’ piu’ sordo
…di chi non vuole sentire
ne’ piu’ cieco di chi
…non vuol guardare
per cio’ che non compete a me ne’ a nessuno.
Ma..se cio’ diventa un dettato
che parte proprio dal rispetto
verso la vita che mai dovrebbe essere
…quella morte non naturale
dentro le dittature nelle dipendenze
…che fuorviano gli istinti di vita
mentre si dilemma il dramma
d’un annunciato desiderio inconscio
d’esser propensi a perdere l’intelletto
quando s’abusa…nell’ignorare
quel compito personale d’amore
che annulla ogni ambiguita’
nella direzione guidata dall’anima
che non sa ragionare ma…essere…