Quanto infinito puo’ infilarsi
nell’ascolto che si propaga
quasi cantoso di troppo
in un immenso che s’amplia
portandoti a prendere coscienza
di tanto posseduto dentro
intrappolato dal disuso
d’una poliedrica prospettiva
nell’usuale che pare escogitare
una propensione diversa
verso l’accesso incondizionato
d’un infinito cosi’…immenso.
E’ una dimensione sconosciuta
nella prostrazione assunta
proprio edificante d’un senso
che puo’ senz’altro unificare
quel non senso da escludere
per la qualita’ d’un istante
…acceso per dare lustro
a tutto cio’ che puo’ dirsi “altro”.
E’ cosi’ la predisposizione
d’un raccolto dentro d’uniformato
al proprio istinto di potenza
congiunto al tuo stratificato d’emozione
allorquando si riesce a magnificare
l’istinto di sopravvivenza che modifica
quell’unione attraverso la constatazione
di quanto infinito puo’ infilarsi
nelle pieghe che si slegano da sole
d’un animo altamente risonante…