Il canto felice e’ festa
d’un giorno nuovo spuntato
dove lungamente o brevemente
sara’ scegliere per se stessi
l’umore e l’amore incorporato
ma dimentichi d’esserne padroni.
Si’…padroni di vita
come questo esprimer naturale
del nuovo che si sente dentro
come se fossero i singoli desideri
pronti ad esser altro dono
quando placanti coscienze
s’affidano al proprio cuore
senza l’infinita paura di vivere
cosi’ vicina ad ogni uomo.
E’ piu’ grande la paura che la vita
…nel massacro continuo
perpetuato per obbedire alla morte
per cio’ che rappresenta di fine
cosi’ che non si crea dissidio
nella melliflua occasione perdente
perche’ sciupare la vita pare l’ottimale
nella stolta abitudine di non sapere
non perche’ non e’ consentito
ma solo in virtu’ della paura di vivere.
Spreco immane di potenza
e’ cio’ che viene gettato via
nel canto che pare voglia chiamare
ogni uomo che e’ propeso alla vita
d’ogni giorno nuovo che ci rende lei…la vita.