L’eco dell’anima
e’ grande quanto basta
per essere ascoltato
con quell’amore che ti possiede
con quella predisposta risonanza
che cogli nell’attimo tuo.
L’eco dell’anima
e’ ritmo d’antica presenza
cosi’ che si possa ascoltarlo
con l’intento d’una possezza
che rende tenero il momento
d’una repentina scintilla
che pare far luce al tuo cammino
mentre cresce solo lo splendore
assoggettato al tuo modo d’essere
schivando il tranello utopico
d’una tentazione a credere
quanto falsato escogiti
per non accorgerti dell’eco.
E’ cosi’ quel continuo respingere
l’unica qualifica che t’individua
come anima…mai come cosa
come anima…mai come attore
come anima…mai come morto
nel piegarti alla sua legge
sacra…eterna…vivida
colmata da sola forza sua
in un’eco che rimbomba dentro
nel soffice d’un attimo
in cui sei miracolo…