Infinito che…mi possiedi
come solo tu sai
nel tuo esistere vivo
per…donare doni a profusione
per…meravigliare sempre e sempre
per…emozionare fino in fondo
ogni momento di conoscenza
ogni attimo speso di grazie
ogni secondo concesso d’animo.
E’ un ricambio tra noi
come se fosse nuovo sempre
cio’ che puo’ unire il diviso
cio’ che puo’ aprire il chiuso
cio’ che puo’ armonizzare dentro
per quell’insano destinatario
nella disattenzione all’attimo.
Infinito che…non m’abbandoni
nella tua insita proprieta’ d’essere
non la panacea sfuggente
ma la reale vibrante acquisizione
d’un modo recepente riavvicinato
tale da creare solo accettazione
in ogni dolore che si disperde
in ogni giudizio che non s’evolve
frammentato dal senso a perdere
quell’elezione cosi’ profondamente mia
nella trasparenza ch’appaga
ogni attimo di un intreccio
palesato nel divino spiegato
d’un appartenere altrettanto eterno…