E’ dura l’abitudine
d’eclissare l’interiorita’
nel baratro dove vive
sepolto da coltri infami
di negato che inghiotte
quella naturale condizione
che presenta un mal comune
d’inascoltare cio’ che e’ li’.
Nel fondo mai grattato
c’e’ un mondo di bellezza
c’e’ uno scoprire meraviglioso
che viene massacrato da sempre
da quell’ignorare continuo
d’una corrispondenza zittita.
E’ dura l’abitudine
di porsi con amore
verso quella speciale amorosita’
d’un ritrovare un gusto
dentro la prelibatezza di contenuti
che servono a migliorare l’uomo
mentre gode della sua vita
senza maledirne mai il senso
perche’ apparteniamo alla vita
piu’ che alla morte.
Appartenere ha senso sempre
a quella sincronica corrispondenza
creabile se si percepisce nella sottigliezza
in cio’ che puo’ avere significato vero
mentre percorri tutte le strade
quelle che t’individuano come anima…