Corrono…forse inseguiti
dai loro disagi personali
che paiono inseguirli
che paiono anche cosi’…fermi.
Corrono…tutti sudati
con i corpi colmi d’affanno
nel respiro rantoloso nel flusso
per la fatica immane
che non li distanzia mai
da quel dolore fisso nella testa
da quel dolore mai disciogliente
in quel fuggire ad oltranza
che determinazione oltre ogni misura
segna nella qualita’ del percorso
quello che mai la fuga puo’ individuare
nella non forza di potersela scrollare
quella dolorosa morsa interiore
che depista proprio la qualita’ di vita.
E’ un ardito percorso in salita
ubicato dal non fermarsi mai
…fuggitivi ad oltranza
pur di tentar d’annientare
quel pugno chiuso a mo’ di pietra
dura…arroccata…appuntita
aguzza…grigia…statica.
E’ una pietra sul cuore
cosi’ costruita per coprire
la voragine incolmabile di bisogno
d’un amore cosi’ lontano ed inafferrabile
che la fuga non puo’ distruggere…