Rispetto all’Universo grande
sembra che tu…cosi’ ristretto dentro
…ammanti la tua realta’
di quell’ascolto fuorviante
quando non carpisci dall’immenso
la tua…quella bisognevole arresa
a lasciare andare subito
quei legami strutturati dentro
atti a modificare solo la condivisione
mentre l’immensita’ ti strattona
mentre l’immensita’ ti ravvede
mentre l’immensita’ ti ricrea
nella qualita’ d’un espansione
che oltremodo vivifica dentro
…con la bellezza degli attimi
che…raccolti nella pacificazione
sono li’ a ricordarti da dove vieni
e semmai…perche’ sei ancora qui.
Percependo la perfezione
migliori la realta’ che t’unisce
con un filo invisibile doppiamente frapposto
tra te ed il grande Universo
tra te ed il grande d’anima
mai cosi’ tra loro uniti saldamente
prostandoti in estatico ritrovato
che appiana l’individualita’
facendola diventare soggettivita’
in quell’ “io” che non e’ egoita’
in quell’ “io” che s’inerpica nella frammentarieta’
per ascoltar se stesso in quell’attimo…