Di quel senso…

Qualora si potesse

afferrare l’istante dell’istante

la realta’ assumerebbe consistenza

proprio per la pienezza colmata

nel senso d’abbandono ad essa

cosi’ che si potesse percepirla

con la meraviglia totalizzata

proprio dal sentire con altro

di quel senso corrispondente

al creabile che si crea

per l’istante dell’istante.

E’ una colma accettazione

che si appropria di te stesso

lasciandoti l’affanno nell’emozione

d’esser creatore nell’istante

d’un mondo fatto a tua immagine

galleggiante nella percezione

d’una pienezza senza condizioni

che e’ un dono dell’Universo

nell’elezione verso l’inviolato.

E’ un inviolato che si percepisce

con il senso d’abbandono ad esso

con il pieno di facolta’ intuitivo

con il sentimento che ti trascende

mentre l’oceano del tuo sentito

si condensa nella magnificenza

scevra di quell’appartenenza

ritrovata perche’ scopri gia’ tua

nell’amore che t’illumina

come fosse impressa la sua luce…

 

 

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