Quanto affanno inutile
rimane il viaggio in terra
quando non s’accetta
d’un esser qui come passaggio.
Si perde una vita
dietro futilita’ appolipanti
degenerate dal non senso
perche’ si dimentica ad oltranza
il proprio scopo di vita
che ha solo un senso altissimo
d’accrescere in consapevolezza
il condensato dell’anima
che ha solo bisogno d’ascolto.
Quanto correre inutile
per affermare nei soliti modi
l’illusione d’essere qualcuno
nel qualcosa che ci posiziona
nel modo piu’ errato che s’adotta
per adattarsi ai canoni classici
d’un potere che poi si lascia qui
dopo aver sprecato l’opportunita’
d’accrescere le proprie idealita’
mai ferme d’una stasi
ma affannate ed affamate
d’una unica verita’ palese
d’esser anime dirette verso mete
quelle dell’amore da imparare
quelle del sapere dare
la luce che si detiene…ignorata
la proiezione d’essa…oscurata.