La terza persona
quella usata senza domande
e’ solo nascondere verita’
di quel non accettare mai
quanto male dentro impera
che impedisce di vedere oltre
per quell’impossibilita’ di conoscenza
con un problema ancestrale
che duplica sempre di piu’
la storia infinita umana
di non voler affrontare ognuno
il proprio mostro personale.
Si continua ad errare
quando si finge senza saperlo
quando quel dialogo con se’
impedisce quello con gli altri
perche’ alla base c’e’ quell’errore
che continua ad espandersi da solo
come una macchia universale
che incide poi su qualsiasi espressione
mai tale perche’ parte male
quell’approcciarsi nella vita
che viene falsato dal suo cattivo uso
non per cattiveria ma per ignoranza
perche’ non posso credere al negativo.
C’e’ in tutto sempre un perche’
quello che edifica non che sotterra
quella nostra natura cosi’ variabile
di…essere speciali sempre
anche quando si erra…