Quel rincorrere rallentato
…e’ il frenare i propri istinti
…e’ il timore di non farcela
…e’ il tempo che viene deprecato
indi si puo’ assuefarsi nel fermo
quasi che tutto cio’ fosse legittimo
in ogni oscurata luce
che…puntualmente…viene offuscata
senza che il limite raggiungibile
possa avere giusto posto.
E’ un irraggiungibile che condiziona
quell’idea che e’ in te stesso
fatta dalle migliori intenzioni
fatta d’apertura assaggiata
ogniqualvolta le hai dato spazio
in quel secondo d’accondiscendenza
cosi’ breve ed intenso di te stesso
perche’ le ali ti hanno aiutato
ad alzarti nello sconfinato
fatto di possibilita’ tue
capaci di crearti liberta’ vera.
Il filo della realta’ fattiva
resta il vincolo al sorpassamento
perche’ te l’imponi l’incertezza
forse d’essere capace di sorvolare
quella stabile visione d’incompletezza
che non dissolve il bisogno d’essere
qualificando oggettivita’ mai soggettiva
di verificare il grado di nullita’
nella modalita’ che scegli per essere…