Quanta dimensione dolore
identifica il tempo d’oggi
senza che neanche l’afflizione
abbia un risvolto spiegabile
d’un epoca che dormiente ancora
si crocifissa da sola
per un’inerzia colma di perdenza
che non risolve ma appesantisce
il tempo cosi’ poco che rimane
in ogni vita che suffraggia il se’
in quel modo sconosciuto ai piu’
d’edificare le vite su altri parametri
che non siano dolore e sofferenza
mentre si rimane impassibili
alla tragedia del sopravvivere
senza neanche la speranza amica
mentre il buio sovrasta le anime.
Aggregazioni di falsi valori
impiantano radici inestirpabili
per ignorare il proprio cammino
che ci puo’ aiutare a saper devolvere
quel dolore e quella sofferenza in malessere
unico comun denominatore in scena
nell’infinita solezza inerme
nel buco d’ogni singola anima
che non percepisce che dilemma comune
…d’appartenere ad altro
…d’esser altro ed oltre
mentre si lascia prevalere il dolore
mentre si lascia il mondo delegittimato…