Il tempo cosi’ mutevole
acquisisce in pieno
quel mutamento degli assetti
che sono cambiati creando
quella pazzia del clima
oltre a quella umana
oltre a quella di qualsiasi specie
animale e dell’ambiente.
Il tempo cosi’ assurdo
fa di un luglio di solito rovente
una tempesta di variabilita’
nel fresco…nel vento…nella pioggia
e cosi’ imprime la pazzia in toto
di cio’ che abbiamo prodotto
nell’aria cosi’ ricettiva d’azioni
della specie umana ancor piu’ stolta
misurabile come non mai.
L’idea dell’estate
stagione cosi’ calda di sole
rimane l’utopia d’un sogno
dove rifugiarsi nel ricordo
non piu’ sull’effettiva realta’.
L’idea dell’estate
pare l’infanzia dell’uomo
quando vuole ricordare il bello
di cio’ che non c’e’ piu’
di cio’ che hai divinizzato dentro
nella liberta’ del solo pensiero
cosi’ che la forma possa evolversi
nel cio’ che dovrebbe ma non e’…