Il sole ancor alto
si specchia nel mare
creando cristallita’ d’oro
che acceca i ciechi dell’anima
cosi’ ancor restii a godere
del bello che e’ divino
quando guardare diventa
svelare la propria vera identita’
…mentre…il sole cosi’ specchio
rimanda l’immagine del sempre
…mentre…l’eternita’ sfiora
quelle possibili occasioni
che si creano nell’attimo stesso
che…un raggio cosi’ lucente
sfiora qualsiasi oscurita’ latente
mentre…vivere diventa quel giocare
si’…proprio come su un palco
recita frequente di ruoli imparati
cosi’ qualifica d’identita’ vuota
dentro il poliedrico girare delle parti.
Il sole ancor alto
individua i fili non piu’ trasparenti
di quell’assurdo continuo perpetuo
che pare di colpo rattristarsi
e nascondersi tra nuvole protettive
che sorreggono l’amarezza provata
per tanta diffusa arresa dell’umano
che gioca e poi…gioca e poi…gioca
senza mai lasciare alla propria nudita’
la visione del cio’ che e’ per davvero…