L’anestesia emozionale
e’ scegliere l’attesa
mentre perdoni te stesso
mentre perdoni l’altro di te
nell’aver comunque imparato
che nessuno e’ mai davvero pronto
ad allargare quei limiti propri
fatti di mal digerito “passato”
nell’ombra che vorrebbe dominare
quella naturale apertura fatta di te
nella prospettiva del “presente”
cosi’ che tu possa scongelarti
per cominciare a scegliere la vita.
L’anestesia emozionale
fatta di…rabbiosita’
fatta di…lotta silente e cheta
fatta di…tempo lenitivo di guarire
fatta di…ritrovato amore a se stessi
fatta di…tenerezza calmierante
fatta di…nodi ormai disciolti
fatta di…immagini coloranti ed arrivanti
fatta di…ritrovar silenzio profondo
fatta di…gesti senza forza cosi’ piegati
fatta di…umile sintonia nella pace.
E’ flebile e vasta e preparativa
quell’accondiscendere senza spasmo
nel dolore che perde spada
nella penombra che cerchi per capirti
nella cuccia morbida ed accogliente
dove all’improvviso sei cambiato ancora…