Assuefarsi all’alba profonda
rimane quell’assonanza
con la profondita’ dell’immenso
in gorgheggi melodiosi di fragilita’
cosi’ vicinanza che sgomenta.
E’ una meraviglia l’occasione
di quell’ascolto cosi’ celestiale
quando alle prime luci del giorno
c’e’ l’approccio con l’Universo
mentre cani di voce lontana
danno l’eco verso l’ignoto
d’una giornata nuova dove prendere
tutto il tuo discernimento umano
di credere nel vivere in speranza
cosi’ vicina che ne senti l’ardito
cosi’ commisurata ad una dimensione
cosi’ voce interiore vicina al cielo
dove una diafana mezza luna
rimanda l’indecisione di percorso
sola nell’immenso come te.
E…come te…sente la corrispondenza
d’un ignoto amico del tempo
nella ciclica sua strada
…verso il divenire
…verso la divina appartenenza
…verso l’assuefazione ad essere.
Grazie d’esserci.
Grazie d’esistere!
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