L’infinito che…m’avvolge
nello sguardo cosi’ sintonico
mi rende grata d’attimo presente
nell’istante che m’inebria
della sacralita’ afferrata
nell’estasi di presenza
che mi riporta la reale essenza.
L’infinito e’ gratuito sempre
quando prende la piccolezza infame
che s’attorciglia come abitudine
al non saper afferrare la grandezza
d’una natura regalante amore
nell’istante di totalita’ coinvolgente
che scioglie l’anima ad estasi
quella che premiante di pienezza
e’ capace di crear condizione amorosa
verso te stesso e verso il distratto mondo
preso a conteggiare diversamente la bellezza.
L’infinito e’ proprio in me
ogni volta che lo permetto per essere
proprio quel puntino che s’illumina
insieme al sole della vita
nell’apprezzarla come estensione
nel benedirla come dono
nel grazie che sussurra livemente
come se il venticello potesse trasportare
ogni brillio verso quell’infinito ampio
mentre sono nell’istante felice
con poco che vale oro
con poco che mi crea amore…