Gabbiani sfidano il suono
con urlanti palpiti di strazio
che…entrano nell’anima
come fossero tristezza infinita
di tutto il dolore cosmico
racchiuso negli spasmi
che…s’arrotolano
che…s’arrampicano
che…s’approcciano
che…singultano
nella spazialita’ circostritta
d’un pezzo di cielo parlante
nell’arresa ad essere propositivo
dentro la crescita universale
d’un dire senza dire
senza fiatare di meraviglia
appesi al filo di speranza
come se fossimo tutti guidati
al permettere d’esser pensanti
senza alcuna remora
che i pensieri traghettano
nell’alquanto tempo disponibile
a che l’urlo si potesse trasformare
in amore solamente
in gioia solamente
in luce solamente
che potesse essere cosi’ la vita
cio’ che meritiamo ognuno
cio’ che desideriamo ognuno
mentre tace ancora tutto
ed i gabbiani sfidano il suono
con urlante voce di dolore…