Le nuvole pannose
in quell’esserne emblema
arricciate su se stesse
come una delizia
dove poter affondare
come un cuscino soffice.
Se io fossi lì…tra loro
sdraiata di morbidezza
nella posizione fetale
come fossi nascituro
mentre quel filo bianco
d’un reattore ora passato
ecco…il cordone ombelicale
tra terra e cielo
anzi…tra cielo e cielo
perchè dalla terra
non vorrei cibarmi
e…non vorrei tornare
ed esser…nata di cielo.
Invisibile o meno
l’anima non ha bisogno
…d’esser vista
è così presenza che le basta
esser…quel che è
creatura dei voli
creatrice di sguardo
che sì…sono lì
a dormire nel mio feto
di me stessa è …essere
nascere di cielo…
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