Accettare che…sei piccolo
proprio tanto d’intensita’
che…non sei riuscito ancora
ad innalzare quell’ego calpestato
dalle perdenze d’una vita
vissuta nell’inutile aggrapparsi
a quel passato misuratore
della prima tua sconfitta
ancora li’…presente a darti amaro
mentre nuovi incontri erano solo
quella condizione necessaria ad essere
la creatura fragile che non e’ forte.
Quanta versata rabbia
in ogni intruglio ingoiato
insieme alla perdita voluta
di sembianza umana che cresce
e…cresce forse solo di corpo
mentre il cuore langue e muore.
Accettare la piccolezza
d’esser proprio predisposizione
…a mai esser degno
…a mai esser desiderato
proprio per quel nascosto palese
da chi e’ antenna per trovare
quei disastri esistenziali
che non vogliono neanche provare
a vivere…solo a vivere
senza morte accanto come compagna
in corpi sani ma in menti malate
predisposte di sicuro a mai donarsi…