Nell’incanto ginepraio
che appartiene a noi
…di quella complicatezza
che s’erge sempre padrona
dovremmo ringraziare
…la natura personale
che ci rende diversi ognuno
anche se… alla fine
si cerca tutti le stesse cose
…in quel desiderare
…in quel non osare mai
alzare il capo nell’orgoglio
…di sapere
anche se giochiamo sempre
in quel fingere costante
…di non sapere.
E’ un giocarsi ogni volta
…la freschezza di emozione
…la fanciullezza di percorso
…la? gioia di buttarsi
…il dolore di barattare
la sconfitta di perdere e vincere
in ogni istinto… placato
in ogni urlo… d’esistere
in ogni pianto… mai fuoriuscito
come se fosse la debolezza umana
…una vergogna da nascondere
quando tutti siamo tenerezza
…nel non chiedere amore
confessiamo solo l’inadeguatezza
come non meritarsi mai
…quella dolcezza
che invece è sacra…