L’ondeggiar dell’aperto mare
e’ il ritmo vitale insito
in tutto cio’ che dalla trasparenza
s’arrende nel palesato assorbito
quando udire il ritmo antico
c’unifica tutti al tutto nostro
cosi’ simile…cosi’ uguale
che sembra meraviglia questa semplicita’
dentro spiegazioni complicate
che non sanno rendere l’idea
nel simile che e’ unione
mai piu’ divisione fra di noi
abitanti d’un pianeta cosi’ variegato
nelle razze…negli usi…nelle religioni
nelle aperture…nelle chiusure…nei perche’.
Quanto il ritmo d’un mare amico
antico ma uguale nel suo essere
quella cadenza che apre gli animi
ogni volta che lo permettiamo
ogni volta che ci sentiamo degni
d’esser uomini colmi di noi stessi
di quei disagi abnormi portanti disamore
di consuetudine ad esser poi diversi da noi
nel non accettare quell’ascolto unificante
che puo’ essere qualsiasi soffio dell’anima
che puo’ essere qualsiasi vera ragione per vivere.
Nell’ascoltare l’ondeggiare dell’aperto mare
ascoltiamo il nostro ritmo base
col quale iniziare a ricordare l’amore
quello che ci vuole per esser uomini…