La dilagante impressione
di una zombita’ imperante
e’ la differenza sostanziale
che contraddistingue la realta’
cosi’ falsata da produzione abnorme
di quei disagi profondi
che uniscono gli agglomerati
nei cerchi-citta’ ch’appaiono
come cerchi rossi ben evidenziati
su di una mappa predisposta
come se fosse gioco quel dilagare
di dolore e dolore neanche detto
perche’ il nasconderlo e’ palese
nel non recepirlo neanche
quasi fosse quella norma edotta
la linearieta’ da seguire
pur che…non se ne parli
pur che…non se ne faccia nota
per la valanga di buio intorno
capace d’adombrar le vite
Dolore che ubriaca i sensi
come l’alcool o le droghe fossero
la felicita’ apparente che copre
quell’esser allegri forzatamente assai
mentre la vita appare e scompare
con una magica sembianza di morte
che…travestita…come fosse vita
uccide piu’ di se stessa
svuotando cosi’…le vite.